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Channel: Pennarelli – Arte a Scuola
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Drawing about me

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The Art lessons for this school year in the 6th Grade classes, follow the CLIL methodology (Content and Language Integrated Learning). To start I devised a lesson plan aimed at welcoming the new students.

First I introduced myself with a video about me and the subject I teach. For this purpose I created a video with Adobe Spark, an integrated suite of storytelling applications for the iPad, iPhone, and web developed by Adobe Systems.

You can watch the video here. I watched the video with my students and I asked them some help to guess the meaning of the sentences. I also asked them some questions about their hobbies, their travels, interests or about their family members.

After this introduction we focused on the aim to know each other. Working in pairs students interviewed each others using a worksheet with questions and writing the answers of the classmate.

After that we started an art activity where each student completed a worksheet drawing a little self-portrait  in the style of Mii characters and writing 4 sentences about himself/herself. Here are the instructions:

  1. Write and colour your name in capital letters in the rectangle below
  2. Draw your avatar as a Mii character
  3. Draw 4 features about yourself and write a brief explanation in English, eg: my family (draw your family) my age (draw a big coloured number) my favourite food (draw a slice of pizza) my favourite hobby (draw a camera)
  4. Use coloured pencils and felt-tip pens

You can buy the printable worksheet for the “drawing about me” here below. You can also use it as cover of the notebook.

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Materiali di Arte nello stile di Michael Craig-Martin

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Ecco un disegno ispirato al”artista contemporaneo Michael Craig-Martin  realizzato con gli oggetti che usiamo comunemente nel laboratorio di arte  e in classe. Questa attività è frutto di un lavoro sui vocaboli inglesi che riguardano gli strumenti, gli attrezzi e le tecniche usate nella nostra disciplina nell’ambito del progetto CLIL (a breve il lesson plan completo dell’attività), ma è adattabile anche ad altre attività che riguardano il disegno, la natura morta, la teoria del colore, lo spazio e la composizione e l’arte contemporanea. Il disegno è stato realizzato dagli studenti delle classi prime seguendo questi passaggi:

    1. Ogni studente ha scelto da 8 a 10 fotocopie di oggetti da copiare sul proprio foglio da disegno. Gli oggetti vanno scelti e copiati uno alla volta per lasciare le fotocopie a disposizione dei compagni.
    2. Gli oggetti sono stati ricalcati con una matita sul foglio da disegno, utilizzando i vetri delle finestre. In questa fase l’attenzione è posta sull’ordine corretto degli oggetti sul foglio e sulla rappresentazione dello spazio ottenuta per sovrapposizione di forme.
    3. Mentre si realizza la copia è importante considerare la disposizione degli oggetti nel foglio, e quindi si può introdurre il discorso della composizione all’interno del foglio
    4. Una volta conclusa la copia degli oggetti si traccia il contorno del disegno con un pennarello nero indelebile.
    5. Successivamente si colorano le aree con colori irreali e fantasiosi e si lavora a campiture piatte. Alcune zone possono rimanere bianche e si colora anche il fondo del disegno a tinta unita. Nell’ambito della teoria del colore, si possono proporre varianti sul modo di colorare il disegno, utilizzando categorie di colori come i caldi e i freddi, i tonali o i monocromi. Nel nostro caso abbiamo imitato lo stile di Craig-Martin

 

  


 

 

Autoritratto nello stile di Julian Opie

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Con le classi terze abbiamo fatto un interessante attività al MUSEO MART di Rovereto curata dall’Area Educazione del Mart, che ogni anno organizza laboratori per tutti i gradi di scuola, sempre innovativi e coinvolgenti. Non illustrerò l’attività specifica svolta con gli esperti del museo (che si intitolava “Il mio Mondo” ed era rivolta ai ragazzi delle medie) ma vi invito a partecipare e a portare le vostre classi in questo splendido museo.

L’autoritratto è stato fatto su carta da lucido copiando le linee principali da una fotografia in A4 con un pennarello nero. Le linee sono state tracciate seguendo lo stile di Julian Opie. L’artista inglese realizza i suoi ritratti con poche linee semplificate, con un contorno netto e ben tracciato che fa sembrare i ritratti tutti uguali, sospesi tra pop art, fumetto e grafica pubblicitaria. Eppure, anche senza dettagli ne sfumature i nostri autoritratti sono tutti molto espressivi, unici e riconoscibili.

Nell’attività che abbiamo fatto in classe abbiamo utilizzato le fotocopie dei ritratti fatti al museo su carta da lucido e le abbiamo colorate nello stile di Julian Opie, con colori a campiture piatte fatti a pennarello, il risultato è strepitoso!

 

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Bottiglie fatte di linee

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Con le classi prime abbiamo scoperto che tante linee parallele accostate possono dare l’effetto tridimensionale alle forme. Ecco le nostre bottiglie colorate, create con una sequenza di linee curve parallele e accostate tra loro che danno volume alle forme. Lo sfondo è realizzato con la stessa tecnica e crea un effetto psichedelico!

Su un foglio da disegno si disegnano 4 o 6 bottiglie a mano libera con una matita; le bottiglie devono essere abbastanza grandi da oggupare la metà orizzontale del foglio. L’estremità del collo delle bottiglie deve essere leggermente convessa per dare l’idea del volume. Con una sequenza di tre o quattro colori a pennarello si procede disegnando delle linee curve accostate, mantenendo sempre la stessa curvatura e la stessa sequenza nei colori. Una volta concluse le bottiglie si gira il foglio a testa in giù e di disegna lo sfondo scegliendo un’altra sequenza di colori. Per disegnare lo sfondo si comincia dal centro del foglio a disegnare un arco e si procede disegnando linee parallele e accostate tra loro.

Per vedere altri lavori come questo colica qui per i serpenti tridimensionali e qui per un albero tridimensionale.

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Una faccia con una sola linea

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Nelle classi prime abbiamo disegnato delle facce molto originali . Questi visi sono fatti con una sola linea senza staccare il pennarello dal foglio, un lavoro simile ai ritratti ad occhi chiusi ispirati a Dubuffet, ma questa volta l’obiettivo era creare una faccia con una sola linea, superando lo stereotipo della proporzione, della bellezza intesa come aderenza alla realtà. Ogni studente ha creato una faccia unica, personale e irripetibile: oltre a divertirci abbiamo scoperto che l’arte non è solo “perfezione” ma anche espressione, divertimento, superamento del concetto di “errore”, creazione di qualcosa di unico!

Volete provare? Bastano pochi minuti, un foglio e alcuni pennarelli. Una volta conclusi i disegni possono essere ritagliati e incollati su un cartoncino colorato, decorato anche questo con linee a pennarello.

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Una giacca per Ghali

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Ghali è un giovane rapper italiano famoso tra i miei studenti e vedendo le sue giacche e camicie fantasiose abbiamo realizzato insieme questo lavoro sulle texture grafiche. Dalla brillante idea della mia collega Alessandra Tomasi gli studenti, lavorando a coppie, hanno creato dei pattern per “vestire” la nostra star.
Per  prima cosa gli studenti hanno inventato dei coloratissimi pattern disegnando con varie tecniche su un foglio da disegno
Dopo aver copiato il cantante in un mio disegno ho fatto delle fotocopie della figura e i ragazzi hanno ritagliato il vestito di Ghali con un taglierino, in modo da creare una maschera.
Una volta finito il lo sfondo con i patterns la figura così ritagliata è stata incollata sopra il foglio decorato per creare l’effetto di un coloratissimo vestito con giacca e pantaloni abbinati!
Per chi vuole divertirsi a  realizzare questa attività metto a disposizione il file con il mio disegno.

Ecco le fasi di realizzazione con il disegno dei patterns, il ritaglio della figura e l’assemblaggio

 

Qui sotto trovate i disegni realizzati da Alessandra Tomasi con i suoi studenti.

E per chi volesse vedere un suo video:

Nuovi lavori ispirati ad Harold Hollingsworth

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Da qualche anno seguo con ammirazione il lavoro di Harold Hollingsworth  un artista contemporaneo di Seattle, Washington. Negli ultimi lavori questo artista  ha arricchito le sue forme spezzate e ricomposte con pattern floreali e superfici materiche e pittoriche che aggiungono grande eleganza al suo stile.

Lui stesso descrive il suo lavoro come un’astrazione con segni e riferimenti culturali , come vecchi font e rimandi grafici in cui si imbatte nei suoi viaggi, che si inseriscono nelle sue opere pittoriche (cit: “On a simple level, I describe my work as abstraction, with cultural reference markers (items like fonts, and old graphics I run into wherever I travel) falling into the work”)

Harold Hollingsworth, amuse bouche, oil and acrylic on canvas – 88″x60″ -2015

I quadri di Hollingsworth per me hanno un grande potere evocativo, riportano alla memoria frammenti della nostra società combinati in una materia pittorica vibrante. per questo ho riproposto ai miei studenti questo artista in una attività che spezza forme riconoscibili in composizioni astratte, molto più evocative e interessanti. La nostra percezione riconosce forme, lettere e oggetti comuni al nostro immaginario, ma nello stesso tempo coglie la frammentazione, l’astratto, senza significati razionali.

In un lavoro precedente ispirato alle opere di Harold Hollingsworth abbiamo usato solo le lettere mentre in questo nuovo disegno abbiamo aggiunto elementi floreali. Prima di tutto abbiamo disegnato un quadrato 18x18cm su due facce di un foglio. Poi abbiamo diviso una faccia in una griglia di sedici quadrati e l’altra faccia in quattro quadrati.

Poi ogni studente ha scritto a pennarello il suo nome, con una grafica libera e personalizzata. Successivamente sono stati aggiunti fiori di tutte le forme. Il disegno è stato poi arricchito con due colori a scelta.

A questo punto il disegno è stato ritagliato in tanti quadratini seguendo la griglia sul retro. L’ultima fase è stata quella di incollare i quadratini ottenuti su un altro foglio, scombinandoli in modo libero e casuale.

        

Decorazioni natalizie con le linee

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Un esercizio grafico con le linee parallele che crea effetti tridimensionali per le nostre decorazioni Natalizie. Attraverso l’accostamento di linee parallele e colorate in sequenza riusciamo a creare un effetto ottico di volume per evidenziare forme semplici e farle apparire tridimensionali. Per questo disegno, realizzato nelle classi di prima media,  abbiamo utilizzato delle sagome prestampate di decorazioni natalizie ricalcandole su fogli da disegno in modo libero. Ogni studente ha scelto cinque o sei soggetti e li ha ricalcati su un foglio da disegno in una disposizione casuale. Le sagome sono acquistabili qui sotto:

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Una volta ricalcate le immagini si scelgono quattro o cinque colori a pennarello e si stabilisce una sequenza che verrà ripetuta in tutto il disegno. Le linee del fondo sono orizzontali ma quando la traccia a pennarello trova una figura sul suo percorso la linea retta diventa un arco che copre tutta la figura, per poi diventare di nuovo una linea retta orizzontale sullo sfondo. L’operazione si ripete per tutto il disegno e su tutte le figure: l’effetto è quello di un velo a righe appoggiato sopra gli oggetti tridimensionali.


Dolce mostriciattolo o mostro spaventoso?

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Ispirandoci a questo simpatico video “How to draw a Scary Cute monster (Folding Surprise)” gli studenti di prima media hanno creato piccoli mostriciattoli che si trasformano in mostri spaventosi spalancando  le loro fauci, con un piccolo trucco fatto da una  semplice piega nel foglio.

Il video spiega  in modo molto chiaro come piegare il foglio e come procedere nel disegno per ottenere questa figura. Con gli studenti abbiamo seguito le istruzioni ma abbiamo creato delle varianti sulle figure rispetto a quella proposta; sulla lavagna ho disegnato sagome diverse e suggerimenti per zampe e teste. Alcuni ragazzi hanno disegnato antenne, orecchie, zampe di forme differenti e alcuni hanno anche disegnato il mostro di profilo. Quale sarà il mostro più spaventoso?

Pattern ispirati a Takashi Murakami

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Da una bellissima idea del collega insegnante di arte e immagine Marco Farinelli condivido questo interessante lavoro con le immagini dei lavori realizzati dai suoi allievi. Le classi coinvolte sono le Prime dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Ciampino. Il lavoro è ispirato all’artista giapponese contemporaneo Takashi Murakami, conosciuto per le sue opere che ripropongono gli stili cari all’iconografia  di massa del suo paese. Le sue figure hanno chiari riferimenti agli anime e manga giapponesi e vengono riproposti dall’artista come icone monumentali della cultura e della società del Giappone contemporaneo. Per questo aspetto è stato spesso definito un artista pop e paragonato ad Andy Warhol.

Il lavoro proposto è partito da una riflessione sull’immagine ripetuta che crea un PATTERN GRAFICO. Gli studenti hanno scelto una o più immagini di Murakami e le hanno copiate su carta da lucido da fotocopie fornite dall’insegnante. Le immagini sono diventate così dei MODULI da ripetere fino a riempire tutto il foglio da disegno.

Le immagini scelte sono state ricalcate su carta da lucido e poi sono state trasferite sul foglio bianco appoggiando la carta da lucido disegnata e ripassando i segni della grafite. In questo modo si possono trasferire molte immagini ripetute e si può anche creare l’effetto specchiato di figure simmetriche.

I ragazzi sono stati liberi di scegliere i motivi, la disposizione di questi sul foglio e i colori da usare. Le uniche indicazioni sono state quelle di scegliere al massimo tre motivi con cui riempire tutto il foglio, di ripeterli anche con dimensioni diverse, di contornare di nero i disegni una volta conclusi e di colorare con colori vivaci e brillanti usando pennarelli o pastelli.

L’effetto è spettacolare e ringrazio ancora il prof. Marco Farinelli e i suoi ragazzi per averci proposto questa idea molto pop, molto contemporanea e di grande effetto visivo!

Ombreggiare i solidi

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Come si comportano le OMBRE su solidi di diverse forme? Abbiamo osservato che sui solidi con le facce piane le ombre sono omogenee, piatte ed uniformi, mentre sui solidi con le facce curve le ombre sono graduali, morbide e sfumate dal chiaro allo scuro. Per lavorare sull’ombreggiatura di solidi diversi abbiamo utilizzato un FOGLIO DI LAVORO che potete trovare qui sotto e abbiamo disegnato le ombre utilizzando un’unica sorgente di luce e tre diversi tipi di CHIAROSCURO (vedi la lezione precedente sul chiaroscuro che puoi trovare QUI).

Su un foglio da disegno (24x33cm) tracciamo una linea a 10 cm di altezza che separa il piano dallo sfondo e coloriamo lo sfondo con forme libere a pennarello.

Una volta finito di decorare lo sfondo incolliamo i solidi precedentemente ritagliati sistemandoli in modo coerente con la sorgente di luce e rispettando le posizioni sul piano (davanti/dietro – alto/basso).

L’ultimo tocco per rendere più realistico il nostro disegno con i solidi ombreggiati è l’aggiunta dell’OMBRA PORTATA sul piano di appoggio dei solidi, da disegnare con la matita dalla parte dell’ OMBRA PROPRIA.

Ogni disegno avrà una composizione di solidi diversa, a seconda dell’assemblaggio che abbiamo scelto. Lo sfondo vivace valorizza il chiaroscuro delle forme in bianco e nero.

Colori, musica, emozioni in DaD

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Lo sappiamo, non è la stessa cosa come essere in classe, ma davvero ci stiamo inventando di tutto per essere vicini ai nostri ragazzi e per dare il più possibile un senso di “normalità” a quello che facciamo. Quindi proposta veloce da fare in Didattica a Distanza, possibilmente con una videolezione (io uso lo strumento Meet di GSuite), ma si può proporre anche in modalità asincrona.

Simile all’esperienza fatta in gruppo in questa proposta precedente che potete trovare QUI, si tratta di coinvolgere gli studenti in un brainstorming dove proponiamo di abbinare le sensazioni, gli stati d’animo ai colori e successivamente alla musica.

Può aiutare questo brevissimo video che ho montato per far capire come i colori veicolano le nostre emozioni. Oltre a questo possiamo far vedere il trailer del film di animazione Inside Out che fa capire molto bene come i colori possano accompagnare le nostre emozioni.

Poi chiedete agli studenti di prendere dei colori, i pennarelli e matite che hanno nell’astuccio andranno benissimo, e un foglio di carta . Diamo queste istruzioni:

  • Prendi un foglio di carta, mettilo in orizzontale e piegalo in tre parti, come fosse una lettera.
  • Prepara matite colorate e pennarelli vicino a te
  • ascolterai 3 tipi di musiche diverse per tre/quattro minuti  ciascuna
  • abbina ad ogni musica uno stato d’animo (tristezza/mistero, rabbia/agitazione, felicità/pace)
  • Disegna una parte del foglio per ogni musica facendo un disegno ASTRATTO, usando cioè linee, forme  e colori LIBERI, a seconda del tuo stato d’animo.
PRIMA MUSICA: Ezio Bosso Seasong 1 To 4 and Other Little Stories: Before the Sea.
Questa musica evoca calma, malinconia, tristezza
SECONDA MUSICA: Metallica-Master Of Puppets.
Questa musica evoca rabbia, agitazione, furia, lasciate che si sfoghino 😉
TERZA MUSICA: MADCON – DON’T WORRY feat. Ray Dalton.
Questa musica evoca gioia, allegria, voglia di vivere, energia. In classe ballerebbero.

Chiaramente anche io ho fatto il mio disegno insieme a loro e alla fine di ogni musica chi voleva faceva vedere il proprio disegno agli altri. Con l’opzione GRID di Google Meet è davvero bello! Alla fine della lezione i ragazzi mi hanno spedito una foto dei loro disegni, eccone alcuni dove è evidente l’espressività e lo stato d’animo suscitato dalle diverse musiche.

Una linea senza fine

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Nelle classi prime abbiamo introdotto il tema della LINEA e delle sue innumerevoli caratteristiche e possibilità. Devo questa attività all’idea di Jessica Hamilton, un’incredibile insegnante di arte americana. Sul suo profilo Instagram mrs._hamiltons_art_class si possono trovare molte altre idee interessanti.

Un’altra iniziativa di un folto gruppo di insegnanti americani è il sito Teachers pay Teachers, dove insegnanti di ogni disciplina e grado mettono a disposizione le loro idee vendendo online lezioni, fogli di lavoro e tutorial. Di solito trovo molte cose interessanti e acquisto fogli di lavoro da molti colleghi. Jessica Hamilton ha una sua pagina sul sito con tutte le sue proposte operative che potete trovare QUI.

In questo caso mi sono ispirata al suo lavoro “The longest line” e ho proposto agli studenti un disegno con una lunghissima linea senza fine, alla quale aggiungere poi una FORMA e del COLORE. Bastano un foglio da disegno, una matita e una gomma, un pennarello indelebile nero e alcune matite colorate.

Per prima cosa disegniamo su un foglio da disegno un’unica linea che comprenda tutti i tipi di andamenti (ondulata, spezzata, curva, diritta, mista…). Cerchiamo di riempire tutto il foglio senza lasciare spazi vuoti. Le linee non vanno disegnate troppo vicine, ma nemmeno troppo distanti, più o meno cerchiamo di lasciare tra i 3 e i 5 mm tra una linea e l’altra.

Finito di decorare il foglio con la linea infinita, tracciamo una grande FORMA CHIUSA, una sagoma semplice che può essere un cuore, una stella, una lettera, il contorno della nostra mano. Cominciamo poi a colorare l’interno della forma con i colori a matita: scegliamo 6 colori e coloriamo al”interno delle linee che abbiamo creato, cercando di riempire gli spazi con colori carichi e saturi, senza lasciare spazi bianchi. Considerando gli ELEMENTI dell’ARTE che tratteremo in prima, li troviamo tutti e tre in questo disegno: LINEA, COLORE, FORMA.

Natura morta su sfondo astratto

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Per cominciare a comprendere la natura della luce e dell’ombra abbiamo disegnato le sfumature a matita su un gruppo di oggetti, una cosiddetta “natura morta” con chiaroscuro. Alcuni studenti del secondo anno hanno sperimentato anche il chiaroscuro a tratteggio, dimostrando una certa abilità! Lo sfondo è stato decorato a pennarello, con un disegno astratto dove ognuno si è espresso liberamente. Questo contrasto tra la natura morta realistica e lo sfondo irreale e dinamico, mette in risalto il volume degli oggetti enfatizzando la differenza tra gli spazi negativi (sfondo) e positivi (natura morta) del disegno.

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Personaggio ispirato a Dubuffet

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Grazie all’idea del mio collega Luigi Santibacci, nelle classi prime abbiamo realizzato dei personaggi fantastici ispirandoci alle figure/sculture di Jean Dubuffet, con le sue inconfondibili sagome deformate, gli spessi contorni neri e i pattern a linee rosse e blu.

Dubuffet nel 1945 teorizza e introduce il concetto di Art Brut con lavori che sono spontanei, immediati, prodotti da persone prive di specifica formazione artistica: il termine infatti definisce l’attività creativa di “artisti loro malgrado”, che creano senza intenzioni estetiche, per una personale pulsione emotiva confluente in una comunicazione immediata e sintetica. 

Abbiamo quindi provato a imitare lo stile di questo artista senza preoccuparci delle proporzioni, della bellezza o della somiglianza con la realtà, imitando il suo inconfondibile stile. Oltre al personaggio abbiamo inventato un nome e disegnato tutto con le forme scomposte e incastrate l’una nell’altra tipiche di Dubuffet.

Per questo lavoro servono immagini delle opere di Dubuffet alle quali ispirarsi, e poi foglio, matita, gomma e pennarelli nero, blu e rosso.

Ecco i lavori dei ragazzi con i personaggi e i loro nomi fantasiosi: i primi disegni sono quelli della 1° E dell’IC Mezzolombardo-Paganella.

Budella di Adela, Pippi di Anna
Elefanto di Ariana, Sir Grasso di Davide
Pongo di Diletta, Octavia di Gabriele B.
Strongman di Gabriele G., Alibaba di Helen
Evarista di Maddalena, Pedon the Peron di Octavian
Acxaxel di Sara, Nessuno di Simone
Boss di Vanshpreet, Just di Adriano


Come una Xilografia Espressionista

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In quest’anno particolare dove il laboratorio di arte è chiuso abbiamo provato comunque a lavorare in classe con i mezzi a disposizione e al posto ... Read more

Bici a texture: fogli di lavoro stampabili

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La Teoria del Colore in 7 oggetti

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Per ripassare le diverse categorie della teoria di colori, ogni studente ha scelto un tema e ha disegnato 7 oggetti nello stile dei doodle. La ... Read more

Grande Poster di Delaunay con pattern

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Un grande poster ispirato all’opera di Robert Delaunay, che con i suoi cerchi colorati ci ha regalato una delle più belle pagine dell’arte astratta. Il ... Read more

Quadrato astratto che racconta me

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Un nuovo lavoro ispirato all’artista statunitense Harold Hollingswort, che ci ha sempre attratto per un diverso approccio all’arte astratta. Nelle sue opere Holligsworth usa elementi ... Read more
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